Tra le bellezze della Calabria, che siano architettoniche, storiche o naturalistiche, c’è un luogo incastonato nel verde tra Pizzo sulla Costa degli Dei, in provincia di Vibo Valentia, il Golfo di Sant’Eufemia e la piana di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Stiamo parlando del caratteristico e antico borgo di matrice Medievale di Curinga, circondato da uliveti e vigneti, che arroccato da lassù osserva il mare, le catene montuose delle vicine Serre e custodisce il millenario Platano e l’affascinante Eremo di Sant’Elia… E non solo.
Ma andiamo con ordine!
Qui vi sono ovunque tracce di un glorioso passato, tra antiche mura e suggestivi sepolcri, inoltre nella vicina frazione Acconia, colonne e resti monumentali di un grande edificio termale di epoca romana, testimoniano l’antichità di quest’area.
Curinga, secondo il parere di alcuni storici, ha origine da un’antica città chiamata Lautonia probabilmente da Lattone (falsa divinità della caccia collegata all’abbondanza di selvaggina dei fitti boschi che un tempo erano intorno all’abitato).