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Amendolea

Posto “a meta strada tra la terra e il cielo”, Amendolea, frazione di Condofuri, è uno dei siti più affascinanti dell’intera regione. Il borgo sorge su uno sperone roccioso che guarda la fiumara omonima, nel punto in cui questa riceve la fiumara di Condofuri, formando la penisola della Rocca del Lupo.
Il primo documento noto del borgo ricorda una controversia scoppiata nel 1099 per la spartizione di Amendolea e Bova, conquistate trent’anni prima dai fratelli Framundo e Riccardo di Losdo, compagni di Roberto e Ruggero d’Altavilla. In conseguenza della morte di Framundo, Riccardo, divenuto amministratore dei beni del fratello, fu però restio a trasferire il feudo di Bova al nipote Gugliemo, il quale, per ottenerne la restituzione, si rivolse con successo al Sovrano. Amendolea rimase quindi a Riccardo, che dovette accontentarsi di un feudo più piccolo. Risale a questo periodo la realizzazione della torre mastio sul lato Nord dello sperone roccioso, illuminata da due grandi finestre arcere, una delle quali ostruita, nella metà del secolo successivo, durante la costruzione del nuovo donjon. Tra il XII secolo e la metà del Duecento si datano il torrione sul lato opposto e il grande palacium castri, dove nel corso del XII secolo sappiamo risiedeva Agnese di Couternay, esponente di una delle più influenti famiglie normanne del Regno di Gerusalemme.

Fonte – Approfondisci