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Palizzi

Alle pendici dell’Aspromonte meridionali, Palizzi è un borgo ricco di storia. Ricade nel territorio dell’area ellenòfona e ne fece parte culturalmente e linguisticamente. Alcuni ipotizzano fosse anticamente una delle sette città ricordate da Aristotele e fondate dai calcidesi.Il gesuita Cesare de Cara sostenne che queste coste furono occupate dagli Heltei-Pelasgi provenienti dalla Mesopotamia, prima deii greci. Ad avvalorare questa posizione sono alcuni reperti come cocci, vasi e piatti tipici di quell’epoca. Questo territorio fu popolato sin dall’antichità in quanto ricco e fertile: vi è infatti un clima mite, abbondanza di acque sorgive e creta, che veniva lavorata per ottenere vasellame e mattoni. Palizzi è un borgo importantissimo per la sua posizione geografica. La regione dove sorge, infatti, è la parte più estrema della penisola, quella che un tempo veniva chiamata Esperia o Enotria – rispettivamente “terra d’occidente” e “terra del buon vino”– e che poi prese il nome di Italia. Il centro della cittadina è caratterizzato da molti Catoja, che in dialetto calabro vuol dire ambiente sotterraneo (dal greco kàto=sotto, ghèo=terra. katòghio in greco), utilizzati anticamente per conservare nel tempo vivande e come rifugio durante le invasioni di popoli stranieri.

Fonte – Approfondisci