Nota come Asty Aetou, “Città dell’Aquila” (dal greco αετός, “aquila”), Aieta risale all’epoca bizantina e il toponimo fa riferimento proprio alla sua posizione dominante in cima al colle poco più di 500 metri sul livello del mare.
Il centro storico, raccolto tra case addossate e vicoli, trova il suo simbolo nell’imponete Palazzo Martirano-Spinelli, raro esempio di architettura rinascimentale in Calabria. Un edificio maestoso, oggi “Monumento Nazionale”, fatto costruire nel XVI secolo dai Marchesi Cosentino, signori di Aieta, poi venduto agli Spinelli.
Al centro della facciata, un bel loggiato con colonne e archi in pietra locale incornicia le aperture; al pianterreno vi erano le zone di rappresentanza (sala ricevimento, sale di soggiorno, di musica e gioco, le cucine, la sala delle armi e del corpo di guardia); i sotterranei ospitavano prigioni, cantine e cisterne dell’acqua; le camere da letto erano all’ultimo piano.