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Castello dell’Abbadia – Museo Archeologico di Vulci

Il Castello della Badia è stato testimoniato fin dal IX secolo quando nella zona è emersa l’abbazia fortificata di S. Mamiliano. In seguito la proprietà del castello è stata oggetto di contese fino al 1430, quando è stato assegnato ai Farnese. Probabilmente è stato il cardinale Alessandro Farnese a costruire il complesso odierno. Con la caduta del Ducato di Castro, la Camera Apostolica ha reintegrato il castello nei propri possedimenti ed è stata adibito a dogana pontificia con il Granducato di Toscana. Nel XIX secolo il castello è passato prima a Luciano Bonaparte, poi alla famiglia Torlonia e infine, negli anni ’60 del ’900, allo Stato. In particolare, il Museo Archeologico di Vulci fa parte dell’articolato sistema museale del Polo Museale del Lazio che, mediante la diffusione del patrimonio archeologico, svolge le proprie attività di promozione. Il museo è stato fondato nel 1975 e presenta una visione completa della città etrusco-romana di Vulci. Il materiale esposto proviene da scavi effettuati dall’Ottocento ai primi anni 2000, in particolare nella vasta area delle necropoli contenenti ca. 30.000 tombe, tra cui la famosa “tomba François”. In questo modo, il museo garantisce una panoramica cronologica e tipologica della produzione ceramica dell’antico centro etrusco dell’Età del Ferro e romano (III-II sec. a.C.).

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