Tra le più incantevoli località siciliane, Erice è come un nido d’aquila dal quale godere di grandiosi panorami sulla costa trapanese fino all’arcipelago delle Egadi.
Incastonata su una rupe a 751 metri d’altezza, conserva nel suo curioso perimetro triangolare non solo monumenti e chiese medievali di grande valore, ma anche un centro di arte contemporanea e una prestigiosa istituzione scientifica.
Erice è un gioiello d’arte e della cultura dalla storia millenaria che merita di essere visitato almeno una volta nella vita.
Le origini di Erice sono antichissime. Si riconducono agli Elimi un popolo di probabile origine greca che, secondo la leggenda, discenderebbe dagli esuli troiani. Al di là del mito della fondazione, Erice era nota anche ai romani per un santuario edificato su una rupe scoscesa dedicato al culto dell’Afrodite greca e, in seguito, della Venere Ericina romana, dea della fecondità e dell’amore.
Nel Medioevo, i Normanni costruirono un maniero nello stesso territorio. Conosciuto oggi con un nome che riassume tutta la storia del luogo, il Castello di Venere domina la rocca e veglia sul territorio circostante.