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Palazzo Ducale – Sassuolo

Nel 1634 Francesco I d’Este trasforma un antico e massiccio castello in residenza estiva e sede di rappresentanza per la Corte Ducale. Gli ambienti furono dipinti da una équipe di artisti straordinari, che interpretarono lo spirito ambizioso e mecenatistico di Francesco I: il francese Jean Boulanger, pittore ufficiale di corte, Angelo Michele Colonna e Agostino Mitelli, tra i maggiori pittori quadraturisti bolognesi e un gran numero di abili decoratori e plasticatori, tra i quali Luca Colombi e Lattanzio Maschio. Nelle pareti e nei soffitti delle sale si intrecciano temi allegorici ed episodi della storia estense, si incontrano eroi mitologici e della letteratura classica e cavalleresca, tutti uniti per esprimere il programma esaltante della nobiltà e del “buon governo” estense. Residenza ducale, viene trasformata nel Seicento in luogo prestigioso di villeggiatura estiva e come sede di rappresentanza della Corte Estense.

Il grande complesso del Palazzo include anche la cappella palatina dedicata a San Francesco e la magnifica Peschiera. Alla costruzione contribuirono l’architetto romano Bartolomeo Avanzini, ispirato nel rinnovamento strutturale e nelle soluzioni decorative barocche da Gian Lorenzo Bernini, e scenografi di fama, come il reggiano Gaspare Vigarani, attivo anche presso la corte di Luigi XIV.

Dallo Scalone d’Onore si accede al piano nobile dove si visitanoe gli Appartamenti Ducali: la Galleria di Bacco, l’Appartamento del Duca, il Salone delle Guardie, l’Appartamento stuccato e quello della Duchessa. Completano il percorso del piano nobile, tredici nuove sale restaurate tra 2009 e il 2012 e tra il 2014 ed il 2015 ospitano 374 opere (311 dipinti e 63 sculture) provenienti dai depositi della Galleria Estense di Modena. L’allestimento non è basato su principi museografici e storico-artistici rigorosi, ma crea una sorta di deposito visitabile, una study collection disposta secondo criteri generali che privilegiano la visibilità delle opere e la loro disponibilità per lo studio, piuttosto che la coerenza dei raggruppamenti per scuole pittoriche, per stile o per cronologia.

Tra i maestri del passato si segnalano Elisabetta Sirani, Lavinia Fontana, Giacomo Cavedone, Domenico Carnevali, Francesco Stringa, Benedetto Gennari, Sisto Badalocchio, Bernardo Strozzi, Giovan Battista Crespi, Giacomo Zoboli, Francesco Vellani e Adeodato Malatesta.

Spazio anche al contemporaneo con l’esposizione permanente della collezione Panza de Biumo: Monochromatic Light.

Il percorso della Peschiera resterà chiuso in caso di condizioni climatiche avverse che possono compromettere la sicurezza e per interventi di manutenzione.

Fonte – Approfondisci