Al momento stai visualizzando Rocca Imperiale

Rocca Imperiale

Considerato la porta d’ingresso della Calabria, Rocca Imperiale è un borgo medievale tra i più pittoreschi dell’intera regione. Non a caso nel 2018 è entrato a far parte dei Borghi più belli d’Italia.
Le bellezze naturali del paesaggio e del mare, unite al patrimonio architettonico e storico, al clima, alla posizione geografica tra il Parco Nazionale del Pollino, la Piana di Sibari e l’area del Metapontino, costituiscono un richiamo turistico affascinante fra gli itinerari della Calabria.
Il toponimo Rocca sarebbe legato a una forma ricostruita di latino volgare rocca, con il significato di roccia o rupe, ma anche come luogo fortificato, fortezza ricostruita in luogo elevato. Infatti, il borgo antico si inerpica su una collina, con le case disposte a gradinata ai piedi della fortezza che ha dato il nome al paese. Con i suoi viottoli, le ripide salite, l’antico campanile e le costruzioni militari, conserva ancora l’aspetto di un borgo medievale. L’immagine che appare al visitatore è quella di una piramide che costeggia tutto il pendio della Rocca e che digrada dolcemente verso la pianura. Ai piedi di Rocca Imperiale si affacciano 7 chilometri di bellissime spiagge, fatte di scogli, ciottoli e fine sabbia dorata, come la Spiaggia San Nicola e la Spiaggia del Lungomare, che offre un meraviglioso squarcio sul Castello Svevo che domina dalla sommità del colle. Le spiagge di Rocca hanno ottenuto due vele nella Guida Blu di Legambiente. Per le sue caratteristiche, il borgo è considerato da molti registi un “set naturale all’aperto”, come l’ha definito Pupi Avati che qui ha girato Le nozze di Laura nel 2015, ma già nel 1955 tra i vicoli di Rocca Imperiale era passato il Principe della risata Totò, protagonista di Destinazione Piovarolo. Tra i luoghi da visitare, oltre al Castello Svevo, si può citare il Monasteri dei Frati Osservanti, dotato di chiostro con cisterna, porticato, celle e chiesa, che ha al suo interno un coinvolgente Museo delle Cere. In puro stile romanico è la struttura della chiesa Madre, dedicata all’Assunta. I Turchi, sbarcati in quattromila il 29 giugno 1644 per prendere la fortezza, senza riuscirci, la incendiarono per ritorsione, ma senza intaccare l’elegante campanile del XIII secolo in stile siculo-normanno e il rosone trecentesco. Merita una visita la cappella del Rosario, per le statue lignee settecentesche di scuola napoletana e per la scultura seicentesca della Madonna del Rosario sull’altare maggiore.

Da visitare: Il Castello Svevo, il Museo delle Cere, il Federiciano

Fonte – Approfondisci